Album Reviews: In Disguise

  • Interesting band. We talked about the second album by these italians ("Weird Theater") in an old issue back in 2007 and back then the boys were doing, musically speaking, exactly what bands such as The Devil's Blood and Ghost are celebrated for nowadays: melanchonic metal with high-tone singing, inspired by the strenght of Mercyful Fate.
     
    With the present 10-inches EP (red vinyl with an original comic included) the boys, however, have gone farther. Blue Oyster Cult meet The Stranglers would be a spontaneus comparison: dark and atmospheric rock songs accompained by keyboards, easy and beautiful to hear. Rock fans and vinyl collectors should simply listen to this 4-songs disc. We look forward for the next full-lenght album!
     
     
  • Half a year before this, The Mugshots did release their first two albums and very quickly we cheered the new EP release. On vinyl. Red. Fetish. First of all we have to remember that The Mugshots were born ten years ago in order to give life to a horror punk rock sound. All of this was followed by a certain image and theatrical performance which completed the whole story. It's up to you to imagine how it can look like. A sound ...which sounds to me more interesting, I have to admit, than the first two albums. This EP is something, hmmm, not commercial, and certainly more peaceful, listenable. The albums had somehow a darker atmosphere. Although if you look at the lyrics, the themes are not even a little bit brighter.
    It is interesting to me that this EP contains a comic made ​​specifically for this occasion, for the song that opens the record, "In Disguise". The last song is a cover song: "I surrender" by The Adverts.
    This is the work of a band which had the opportunity to gain positive comments from the likes of The Damned, UK Subs, The Stranglers; and you, after all of this, should notice the recommendation to visitwww.mugshots.it.
     
     
  • Il coraggio di dare alle stampe un disco che contiene la memoria storica del Rock sin dal supporto utilizzato: Il vinile.
    La caratteristica dei Mugshots consiste soprattutto nella correlazione che riescono ad innescare tra il punk suonato e la sua parte esteriore ed esteriorizzata; elemento che è stato di fondamentale importanza per l'immediata diffusione visuale, dissacrante, estrema e spettacolarizzata .
    Il gruppo attinge dagli Adicts stile "A Clockwork Orange"; dagli Adverts dei quali ripropongono "I Surrender"; dai Damned impastati di panna. Ma anche Alice Cooper e i suoi spettacoli visionari; JJ Burnel e il suo punk gotico; I Tubes nel loro show più irriverente: "What do you want from life".
    Quattro canzoni, vinile rosso, 250 copie: Che "spettacolo" per il terzo millennio.
     
     
  • Da Brescia rock-city arriva anche "In Disguise" (Gun Club Management, 2010), 10'' dei Mugshots, formazione anomala per il panorama italiano dedita ad un punk-rock granguignolesco alla Damned/Misfits/Lords Of The New Church. Il genere da noi non ha mai preso piede ma questo depone a favore dei Mugshots che, incuranti della cosa, persistono sulla strada dell'horror-punk senza fare troppi calcoli. Bello il loro disco, ma immagino che dal vivo la proposta funzioni ancora di più.
     
     
  • Avete mai sentito parlare di un gruppo italiano che, nel 2010, si è mangiato in un solo boccone tutti quei gruppettini horror-punk (permettetemi di dirlo) "sfigati" che dietro al sangue finto del loro make-up nascondono di tutto tranne che talento? Ovviamente sto parlando dei Mugshots!
     
    New-wave, punk, post-punk e (ma forse si dice solo per l'uso del contrabbasso) psychobilly: i Mugshots si muovono tra questi territori con un'audacia, una carica ed una bravura oggi molto rare. Si sono fatti le ossa aprendo per gente come Stranglers, Damned, UK Subs e Demented Are Go e adesso le spaccano agli altri a colpi di un'esplosiva miscela sonora con pochi precedenti.
     
    Dagli Stranglers hanno preso la psichedelia delle tastiere, dai Damned la fantasia di spaziare tra i generi, dagli UK Subs la rabbia incontrollata che sanno esprimere ancora meglio dal vivo, dai Demented Are Go al pura follia di volere continuare a suonare un genere che è "vecchio" di oltre 30 anni. Bravi, fantasiosi e sanguinolenti (ma non buffoni!) e carichi di adrenalina, i Mugshots ci terrorizzano con un vinile limitato a 250 copie destinato a diventare una sicura rarità/chicca per collezionisti innamorati degli zombi e della buona musica.
     
    Quattro canzoni di sana horror-punk-wave (tra cui una riuscitissima cover di "I Surrender degli Adverts), un vinile rosso come il sangue, un booklet interno con un fumetto che racconta la (horrorifica) storia della title-track: cosa chiedere di più a questa band? Se vi hanno tenuto da parte una copia del loro prezioso vinile? Spero di sì, per voi.
     
     
  • 250 copie limitate di maxi-EP in vinile rosso per gli ormai veterani The Mugshots, una delle poche band italiane che non somigliano ad altre band italiane. La musica del combo capitanato da Mickey Evil si presenta infatti come un cocktail equilibrato di science-horror fiction, new wave anni ’80, punk ’77 e melodia radiofonica. Tastiere alla Stranglers che la fanno da padrone, basso e contrabbasso, sound vicino ai Damned phantasmagorici, make up di scena e testi incentrati sulle mirabolanti e bizzarre gesta di serial killer e monomaniaci di sorta. Avete mai visto niente del genere da queste parti? Io no, per quanto possa ricordare.
     
    Una tracklist di 4 pezzi raffinati, ben congegnati e di grande impatto, che include un remake a regola d’arte del classico “I surrender” degli Adverts. Tra le chicche da segnalare, l’intera sezione artwork curata dalla pregevole matita di Enrico Zanoletti, autore anche di un mini-fumetto interno che illustra il testo della title-track. 
     
    Senza girarci troppo intorno, vi dico che questo disco è un oggetto da collezione prima ancora che un gran vinile da avere nel vostro scaffale. Non fatevi scappare una delle altre 249 copie!
  • Un 10" in vinile rosso sangue. Una copertina a fumetti con cinque creature che ci fissano con uno sguardo che è un incrocio tra gli zombi e i cattivi dei guerrieri della notte. Una gavetta con gli attrbuti aprendo per nomi come Damned d UK Subs. 

    Quattro pezzi brevi e micidiali. Un incrocio tra Horror Punk, Psychobilly e Garage Punk, il tutto senza pouserismi sonori o atti di vampirizzazione indegni. La capacità di riproporre la mitica "I Surrender" degli Adverts senza risultare ridicoli e senza sfigurare di fronte all'originale.
     Vinile ovviamente limitato a 250 copie numerate a mano con booklet intero che è un piccolo fumetto sulla title track. Una carica che sembra non avere limiti, un gusto eccellente nel remiscelare influenze e suoni risultando sempre e comunque freschi ed incisivi. Un sense of humor nero come la pece ma mai grottescamente ridicolo. Vi basta? Dico solo che se la cosa vi garba, non dovete andare a carcare all'estero. Cercate in Italia. Brescia per la precisione. E date fuoco ai dischi ridicoli di semi-horror punk che-come me- probabilmente vi siete comprati negli ultimi anni sperando di trovare qualcosa di serio. Dopo averlo fatto, mettete sul piatto questo 10", e godetevelo tutto, a palla, come è giusto che sia. Imprescindibile per gli amanti del genere.
     
  • Pur avendo aperto per gruppi come Stranglers, Damned e UK Subs, i bresciani The Mugshots c'entrano ben poco con punk, horror music e dark rock. Tuttavia, nella rete, completamente fuori luogo, abbondano con insistenza inadeguati accostamenti tra loro e i succitati generi. La circostanza, purtroppo, rischia di generare aspettative che, all'ascolto, verrebbero puntualmente tradite. Un vero peccato, posto che il prodotto discografico si palesa in termini di valida attendibilità. Più correttamente, nella musica dei The Mugshots si rinvengono tracce di certa tersa e lineare post-wave, esaltata da una sana e genuina attitudine alla teatralità estetica. A livello sonoro, I Mugshots si muovono permeati da uno spirito di prudenza sonora, attingendo un po' dagli Stranglers, dei quali evocano certa psichedelia confortante, nonché dagli Adverts, di cui propongono una interessante versione di "I Surrender". Tracce di Alice Copper e dei Misfits, invece, sono rinvenibili esclusivamente sul piano estetico e non, come erroneamente indicato nel web, anche dal punto di vista musicale. Il loro make-up ricorda le inquietanti attitudini gotiche tipiche di certi compagini post punk, condite da una certa dose di irriverenza estetica. Musica rassicurante, ben suonata sebbene non terminale, sublimata da contestualizzazioni visuali che appaiono oltremodo contenute nel disco, ma arrivano ad essere dissacratorie e spettacolarizzate nel sito ufficiale.
    A livello grafico, c'è da leccarsi le dita: il 10 pollici è in vinile rosso, limitato a 250 copie, corredato di booklet interno, a colori, contenente un fumetto raffigurante la trama del brano che dà il titolo all'opera discografica.
    Già ambito dai collezionisti.
     
     
  • Attiva da parecchi anni, dopo due album pubblicati ("House of the Weirdos" e "Weird Theatre", riuniti anche in un unico CD nel 2009) e dopo aver fatto da spalla a gente del calibro di Damned, Stranglers e U.K. Subs, questa simpatica horror-punk-wave band italiana sforna ora un bell'EP in formato 10" su vinile rosso, accompagnato da una grafica fumettistica ben in linea con la musica. Il lato A è quello migliore e più coinvolgente a mio avviso, grazie a due brani-killer come "In Disguise" e "Beauty In Her Heat", dove i Damned del periodo "Phantasmagoria" incontrano i Devo di "Q: Are We Not Men?". Molto più melodico e sdolcinato il lato B, che contiene la lenta e fin troppo zuccherosa "An Embalmer's Lullaby", più la buona cover di "I Surrender" degli Adverts, tratta da "Cast of Thousands", il secondo album dello storico gruppo inglese. Questa differenza fra le due facciate mostra comunque il camaleontismo dei Mugshots: se dal vivo devono essere imperdibili, anche questo vinile, limitato a 250 copie, è un feticcio irrinunciabile per gli amanti dei nomi sopracitati.
     
  • Nothing new comparised to what already written but you cannot say no to a new Italian release from The Mugshots. Of the four songs on this EP three are original and one is a cover. "I Surrender" was written by the cult British punks THE ADVERTS: in this version we have the theatrical way of singing typical of MEAT LOAF. Another song on the B-side, "An Embalmer's Lullaby", is also definitely oriented in the same direction. A-side contains "In Disguise" and "Beauty In Her Eyes", coming from The Misfits glam rock look. Although a little out-of-fashion today, it is obvious that Mickey Evil and his team love to play this today and, in any case, this is something worth to see and hear live. Cartoon cover and red 10''vinyl for the lucky ones who bought one of 250 printed copies of this EP containing an interesting comic: Mickey wrote the text and Enrico Zanoletti provided the drawings.
     
     
  • Captain Sensible (The Damned), Charlie Harper (UK Subs), Daniel Ray (producer of The Ramones and The Misfits), among the others, have praised them, and they are not wrong: The Mugshots is one of the coolest bands in today's European scene. After launching a full-length, more horror-punk influenced, the Italians bring us now with an 10" EP with four tracks, including their own version of "I Surrender" by The Adverts, this version approved by TV Smith himself. On vinyl - red, 180 grams, beautiful - the Mugshots appear darker than in the past, going over the side of goth punk horror, filling the music with keyboards and withthat kind of spirit similar to the Damned's "Machine Gun Etiquette" times. One of the best releases of 2010, a band that does very well what they wand and improves with each release. It is not exaggerated to say that they are Italy's coolest band nowadays.
     
     
  • Nuovo EP per la band bresciana alla prese con un rock lineare ma efficace, ispirato al post-punk ed alla wave ottantiane e supportato da tastiere barocche che donano ai brani respiro ed allo stesso modo gotica teatralità. Composizioni che se da un lato lasciano intravedere un'importante derivatività, dall'altro riescono a farsi apprezzare anche per la forte personalità. Quindi, diversi i nomi da elencare che hanno ispirato i The Mugshots - Misftits, Ramones, The Damned e diversi altri - ma non da meno risulta lunga la lista dei pregi di questo lavoro: intenso, coinvolgente, scostumato al punto giusto, progressivo in alcuni passaggi. E se considerato anche l'immaginario dentro cui si cala la band, posssiamo con azzardo etichettare "In Disguise" come una sorta di graphic...album. Questo perchè l'EP è un 45 giri in vinile rosso (edizione limitata a 250 copie) correlato da breve fumetto che tanto dona al mondo concettuale del quintetto. In pratica, musica ed immagini scorrono di pari passo creando l'episodio pilota di un'ipotetica serie sci-fi.
     
    L'appunto che mi sento di muovere, invece, è che i brani necessitano di maggior vigore, così come la voce di Mickey Evil forse un po' troppo monocorde. Ma l'insieme merita attenzione perchè i The Mugshots sanno come farsi valere anche dal vivo, sede in cui la loro proposta acquista la grinta che in studio in parte viene a mancare. Bella la cover di "I Surrender" degli Adverts. Irriverenza horror.
     
     
  • I bresciani Mugshots mi costringono a scrivere con imbarazzo queste poche righe. Punk rock pomposo e dai toni cupi, non T.S.O.L. ma piuttosto Damned epoca tastieroni. Quattro canzoni sul 10”, coraggiose, anche quando si sbilanciano con soluzioni ruffiane e pseudo-prog. Quello che però non mi permette di apprezzare la loro proposta è la pessima pronuncia inglese ed il cantato forzatissimo, ostacolo per me insormontabile e sopportabile a fatica. Me ne dispiaccio, perché quantomeno si discostano dalle solite schifezze che ci vengono spedite, ma la cover di “I surrender”  degli Adverts è il colpo di grazia dopo il quale non posso far altro che consigliare di “rivoluzionare” l’aspetto vocale.