Album Reviews: Weird Theater

  • Sicuramente il miglior disco dei Mugshots che ricordi di aver mai recensito (e li ho recensiti tutti!). Il progetto di Mickey Evil è assolutamente in evoluzione, sia musicalmente parlando che per quanto riguarda l'ordito melodico delle linee cantate, ormai veramente killer. I pezzi si incastrano nei lobi temporali con inquietante semplicità (provate “Children of the night”, tanto per fare un esempio), e tutto ciò senza che il loro genere di proposta abbia subito nel tempo la benché minima sterzata. Punk apocalittico, fortemente memore dei Misfits (quelli veri, non la cover band che gira adesso) e contaminatissimo di influenze new wave raffinate e gestite con pericolosa sapienza. 
     
    10 brandelli 10, con degli inusuali ma azzeccatissimi tappeti di tastiera. Bellissimi, in questo senso, gli arrangiamenti di “Last words”, il mio pezzo preferito. Veramente grandioso, sono addirittura sbalordito: in questa sola canzone coesistono influenze retrò anni '60, '70, '80 e '90. The Doors meet horror punk meet Faith No More? Qualcosa del genere, giuro. 
     
    Se fossi in voi mi procurerei immediatamente Weird theater , anche perché ha il pregio di essere un disco complesso ma magicamente fruibile anche per il popolaccio vile e boja. E ancora: non commettete l'errore di sottovalutare Mickey Evil; probabilmente è uno dei cinque o sei esponenti dell'attuale circuito punk italiano a trovarsi già avanti anni luce rispetto a quello che succede mediamente sui palchi e nelle sale di incisione della penisola. Oggi glielo riconosciamo in pochi, ma attenti, perché - come disse padre Cristoforo - verrà un giorno…
     
     
  • Leggevo di recente in una rivista specializzata a proposito della diffusione dell'horror punk. Il giornalista sosteneva che tra queste band di mostriciattoli urbani nessuno ha il vero interesse di far paura, vogliono solo divertirsi evocando film d'annata di Lucio Fulci o schifezze della Troma e truccandosi come ad un festino in maschera per la notte del 31 ottobre. Non si può che essere d'accordo, la diffusione di queste band con testi legati a serial killer e riti blasfemi è di recente aumentata con notevole successo di band quali Horrors e Wednesday 13 . "Weird Theater" fa parte di questa categoria. Sebbene i Mugshots cerchino di seguire una strada diversa orientata più sul filone gotico, grazie al massiccio utilizzo di sintetizzatori e parti più rallentate, le sessioni fotografiche e gli atteggiamenti della band non lasciano dubbi: si vogliono solo divertire! Sarà proprio per questo che una band con simili sonorità è riuscita a entrare nelle radio americane con rotazione quotidiana. Concretamente parliamo di un punk notturno sorretto appunto dalle tastiere e dalle voci acide e malate che vogliono richiamare biechi reati e perversi rituali. Nonostante l'insistenza sui canoni del genere, il disco è avvincente e nei suoi episodi anche discretamente variegato, spostandosi in territori dal sapore metal (tipo i Death SS ), soprattutto per quel che riguarda la sezione ritmica, e mantenendo il clima punk con i suoni immediati ed essenziali delle chitarre. I sintetizzatori si impegnano in maniera massiccia per creare l'atmosfera giusta tra il pacchiano e l'ombroso: brani atmosferici arrangiati con furbizia, ammiccanti i cui migliori episodi sono forse "The Call" e "Morningside Graveyard", che ricordano molto band come Damned , ma soprattuto gli Screaming Dead dell'album "Death Rides Out" .
     
     
  • Horror punk dei più tremendi, scene fredde, ambienti desolati e spiriti maligni. The Mugshots con il loro disco 'Weird Theater'. Presenze malefiche accompagnate da ritmi forsennati, il serial killer come filosofia di vita. Un lavoro che non lascia spazio alla mediocrità, precisi ed incisivi quanto basta, un morso in pieno volto. Mi carico di astio e non mi stupisco nello scoprire che i The Mugshots hanno rastrellato consensi fuori dalla bella Italia, vedi quotidiani passaggi in radio americane. Gotici alla Damned con l'ironia avvelenata predicata da Alice Cooper, sintetizzatori dentro le ossa e doppio pedale a cannone. Avversi. Truccati e scenografici, attori di opere macabre. 
    Ho voglia di uccidere qualcuno, essere il protagonista con le mani insanguinate. 
    Una band che fa perdere la posizione all'ascoltatore, tra i migliori rappresentanti dell'horror punk wave italiano, cattivi. 'Weird Theater' è un lavoro che lascia cicatrici, profondi tagli infetti negli ascolti quotidiani. Sono diventato una loro vittima.