"House Of The Weirdos" (CD, Lombroso Releases , 2005) dei Mugshots , registrato in “28 stressanti ore” nel Settembre 2005, si apre con un'inquietante introduzione ben suonata che termina con un'orgia disumana di urla demoniache. L'inquietudine fa da regina in uno scenario misterioso e sinistro dove, con ritmi che variano dal punk , al rock ed al metal , si narrano esperienze infernali al limite dell'aldilà. Fondamentale è stato l'influsso Misfits per la formazione, sia musicale, che estetica di questo gruppo.
La qualità tecnica non manca sicuramente: le voci sono calde e ben gestite e sembrano volare dolcemente sulle basi piccanti e oscure che offrono gli strumenti (è l'idea che emerge da “Le Patètique”).
“The Mirror ” è una buona canzone che ricorda moltissimo lo stile Iron Maiden. Alcuni pezzi sono suonati con un rock melodico che fa trapelare una singolare allegria (come il finale di “ Le Patètique ”, tra l'altro molto bello ed incalzante).
Gli effetti sonori (molti derivanti dall'uso della tastiera) e vocali sono stati utilizzati con cura ed attenzione e non cadono assolutamente nel banale o nell'eccessivo.
E' presente come una specie di intervallo una simpatica cover tratta dal film “La banda del gobbo ” (1977) di Umberto Lenzi Molto belle soprattutto “Pissed in Hell ” e “Dr. Bloodmoney ” (quest'ultima forse un po' troppo ripetitiva nel ritornello..) oltre che “Le Patètique ” .
Il “viaggio” termina con un' outro maligna che incarna i tratti del loro “Elitarian Undead Rock”. Un ottimo album per gli appassionati del genere o per chi è alla ricerca non del solito e ridondante metal , ma di qualcosa di meno virtuoso ed epico. Complimenti per il risultato!